Albert Einstein: alcuni pensieri sull’istruzione
Il grande fisico era contrario ad una scuola che specializzi l’allievo senza prima averne ben fondato le capacità di pensiero generali.
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“Sono contrario all’idea che la scuola debba insegnare direttamente quelle competenze particolari e quelle specificità che si dovranno poi impiegare direttamente nella vita. Le esigenze della vita sono troppo multiformi perché una scuola possa permettersi un tale addestramento specialistico.
A parte ciò, mi sembra oltretutto discutibile trattare l’individuo alla stregua di uno strumento inerte. La scuola dovrebbe sempre tendere a sfornare giovani dalla personalità armonica, non degli specialisti. Il che, a mio avviso, vale in un certo senso anche per le scuole tecniche i cui studenti si dedicheranno a una professione del tutto specifica.
Bisognerebbe sempre dare la priorità allo sviluppo di una capacità generale di pensiero e di giudizio indipendente, non all’acquisizione di una competenza specialistica. Se una persona padroneggia i fondamenti della materia e ha imparato a pensare e a lavorare in modo indipendente, sicuramente se la caverà e sarà inoltre più capace di adeguarsi al progresso e ai cambiamenti di una persona il cui addestramento sia consistito principalmente nell’acquisizione di una conoscenza dettagliata”.
[Albert Einstein, Pensieri, idee, opinioni, traduzione di Lucio Angelini – ed. Newton Compton, Roma, 1996, p. 37]
nella fotografia sopra: Albert Einstein e Robert Oppenheimer
Image courtesy of US Govt. Defense Threat Reduction Agency