Gli studenti preferiscono la lezione frontale

Gli studenti preferiscono la lezione frontale

Siamo davvero così sicuri che gli studenti apprezzino le “nuove” metodologie didattiche? Secondo la testimonianza del prof. Mathias Tistelgren, insegnante di filosofia e inglese in una scuola superiore di Göteborg (Svezia), le cose non stanno affatto così, anzi, stanno esattamente al contrario: gli studenti apprezzano molto le lezioni frontali, le regole chiare e lo studio tradizionale che comprende esercizi e voti.

Morte e resurrezione della pedagogia progressista americana

Morte e resurrezione della pedagogia progressista americana

Negli Stati Uniti degli anni Sessanta si affermò la tendenza a superare il principio dell’uguaglianza delle opportunità in direzione dell’uguaglianza dei risultati. La tendenza ebbe come risultato il riaffermarsi della pedagogia progressista nelle scuole dopo la sua grave crisi negli anni Cinquanta.

Una introduzione a E. D. HIRSCH, JR., “Le scuole di cui abbiamo bisogno e perché non le abbiamo”, Petite Plaisance, Pistoia 2024.

Una introduzione a E. D. HIRSCH, JR., “Le scuole di cui abbiamo bisogno e perché non le abbiamo”, Petite Plaisance, Pistoia 2024.

Hirsch illustra il disastro della scuola americana e lo spiega con l’errore pedagogico di volere che gli alunni acquisiscano le abilità teoriche senza conoscenze e attraverso modalità naturali e spontanee di apprendimento. Lo stesso errore ha investito la scuola europea e ne sta determinando la decadenza.

Inseguire gli stili cognitivi degli allievi: un mito didattico demolito poco a poco da una serie di studi accademici esteri

Inseguire gli stili cognitivi degli allievi: un mito didattico demolito poco a poco da una serie di studi accademici esteri

Da anni gli insegnanti della scuola italiana sono invitati a prendere atto dell’esistenza di diversi stili cognitivi per mettere in discussione la loro didattica.
Si susseguono però gli studi accademici che dimostrano che può essere un errore