“Amare gli allievi, amare l’umanità”. Sì, ma che cosa significa?
Non è così infrequente che adulti e insegnanti si aggrappino a un’idea confusa di amore per sostenere la necessità di rendere la vita scolastica più facile del dovuto
«Il futuro sarà come sono le scuole di oggi»
Non è così infrequente che adulti e insegnanti si aggrappino a un’idea confusa di amore per sostenere la necessità di rendere la vita scolastica più facile del dovuto
Basta burocrazia! (Per brevità)
L’essere umano – si dice oggi – è resiliente: ma la sua resilienza va ben coltivata, altrimenti è perduta
È possibile che la resistenza alla scuola sciatta e confusa sia solo il frutto di emozioni e sentimenti?
I genitori? Fuori dalla scuola.
L’Italia non è un paese sempre capace di organizzazione impeccabile; e le scuole non fanno eccezione. Inoltre la tecnologia è fragile e presto obsolescente: perché dunque metterci interamente nelle sue mani?
Che cosa c’è dietro l’insistenza sulle emozioni e sull’emotività nella neo-didattica arrembante
La cultura dei “nuovisti” apre spesso altre finestre sulla realtà: ma fuori non c’è nulla
La voglia di stravolgere la scuola e la sua storia, frutto di lunghe esperienze passate, non sembra essere il risultato di un ragionamento
L’atto di correggere è vissuto da troppe persone come una violenza sugli allievi. Con quali risultati?
Noi del Gessetto siamo aperti al nuovo? Dipende
La tecnologia offre soluzioni eccezionali: ma non per tutti i problemi dell’essere umano.
Il grande fisico era contrario ad una scuola che specializzi l’allievo senza prima averne ben fondato le capacità di pensiero generali.
Molti chiacchierano di “compiti di realtà”: ma non è realtà apprendere prima ciò che serve al dopo?
Un fenomeno interessante, tra i tanti, nella scuola di oggi è quello che riguarda alcuni insegnanti,…