I meme del Gessetto

I meme non vanno interpretati come sentenze assolute ma, piuttosto, come messaggi umoristici, caricature sarcastiche, metafore iperboliche, provocazioni intellettuali ed estremizzazioni comiche volte a far riflettere, a suscitare il dibattito e, nel contempo, a divertire.

Un meme è un’idea che si diffonde piuttosto rapidamente tra le persone, soprattutto attraverso i media digitali, come immagini, video o testi che vengono adattati e modificati dagli utenti per esprimere opinioni o riflessioni su eventi, situazioni o temi di attualità che spesso veicolano un messaggio umoristico, satirico o culturale. Ciò che contraddistingue un meme è innanzitutto l’immediata riconoscibilità del messaggio che è solitamente semplice, istantaneo, efficace e tende ad estremizzare alcuni elementi della realtà per renderli più visibili. In questo senso, dunque, è sbagliato interpretare un meme come un assolutizzazione: esso è piuttosto una caricatura sarcastica, una metafora iperbolica, una estremizzazione comica. Gli elementi umoristici, ironici o sarcastici che caratterizzano i meme sono dunque propedeutici ad attirare l’attenzione delle persone su aspetti problematici, contraddittori, immorali o addirittura paradossali relativi a temi o eventi per lo più attuali e legati al mondo della politica, della società, dello sport e della cultura.

Noi del Gessetto intendiamo adottare anche il linguaggio dei meme per contribuire a suscitare un dibattito, anche con ironia e sarcasmo, sui temi relativi alla scuola di oggi con l’intento di generare riflessioni non banali, di favorire l’emergere di considerazioni critiche, di denunciare gli elementi più paradossali e controversi che secondo noi stanno contribuendo sensibilmente al costante e progressivo svilimento dell’insegnamento e, di conseguenza, dell’apprendimento.

I nostri meme, insomma, vanno interpretati come provocazioni intellettuali che rivendicano il diritto di critica attraverso una forma ludica, non offensiva ma pungente, leggera ma non necessariamente superficiale. Essi, dunque, vogliono semplicemente essere delle divertenti opportunità di ripensamento che offrono a tutti la possibilità di adottare un approccio critico anche e soprattutto di fronte a quei dogmi didattico-pedagogici che stanno infestando il mondo della scuola di oggi. Secondo noi, infatti, soprattutto nel mondo della scuola che dovrebbe incentivare l’esplorazione critica nell’ambito di un percorso di conoscenza, non ci deve essere alcun dogma da considerarsi così sacro al punto da non poter essere messo in discussione, tramite l’esercizio della ragione, del dubbio e di un po’ di sana ironia.

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